In Italia esistono più di 800 cause di richiesta risarcimento di parenti delle vittime delle stragi nazifasciste.                                                                                                                                                            Oltre 500 persone solo in Toscana. Una terra che come poche altre ha sofferto l’odio e l’accanimento nazifascista: circa 4.500 i civili uccisi. Una regione ferita da 280 stragi in 83 Comuni.
Con la storica sentenza di ieri il tribunale di Firenze dà ragione ai parenti delle vittime e condanna la Repubblica federale di Germania e la costringe al risarcimento.
Vengono riconosciute le sofferenze patite per la morte e le torture dei familiari e disposto nei loro confronti un pagamento.
Il Tribunale di Firenze ha accertato e dichiarato la responsabilità delle forze armate tedesche del Terzo Reich sia per il crimine contro l’umanità perpetrato con l’uccisione di 12 civili nella radura di Pratale (nei giorni successivi si aggiunse la tredicesima vittima), tra cui Giuliano Lotti, padre di Mirella, la sera del 23 luglio 1944, sia per il crimine di guerra perpetrato con torture e uccisione nei confronti di Egidio Gimignani a San Donato in Poggio il 20 giugno 1944.
Mirella Lotti aveva solo 8 anni quando i militari tedeschi la strapparono dalle braccia del padre Giuliano.
Adesso Mirella e tanti altri potranno finalmente avere giustizia, il dolore non svanirà, ma forse potrà essere attenuato dal riconoscimento della verità.