Questa mattina nella sede della Regione Toscana è stato presentato alla stampa il film dell’amico Alessandro Sarti 𝐂𝐡𝐞 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚, che stasera alle 21.15 sarà in prima visione al cinema Everest di San Casciano.
Il film “Che bella storia la vita” racconta la storia di Roberto, un venditore di auto di San Casciano in Val di Pesa, che ogni giorno va al bar e racconta con entusiasmo agli amici le sue storielle quotidiane. L’ultima di queste, però, quella di come ha venduto tre automobili ad altrettanti malati in una stanza d’ospedale, accoglie più del solito l’entusiasmo del suo improvvisato pubblico, tra cui vediamo il vecchio amico Sergio e Sandra, una sorta di “sorella maggiore” della compagnia. La storia comincia quando Patrizia e sua figlia Giuditta vanno a visitare Roberto nella sua concessionaria, Tuttauto, facendogli un’insolita richiesta: vendere un’auto a Paolo, il padre della famiglia, ma “per finta”; Paolo, un simpatico contadino, è infatti in ospedale per una grave condizione ai reni, e non è cosa certa se riuscirà o meno a far ritorno a casa. Nonostante la drammatica situazione, Paolo si è intestardito sull’idea di comprare un’automobile. Patrizia e Giuditta hanno quindi pensato bene di coinvolgere Roberto in questo piccolo piano ai fini di migliorare il suo umore. Nella stanza di ospedale, Roberto incontra i due compagni di sventura di Paolo: l’istruttore di maneggio Giovanni, ricoverato per un attacco cardiaco e il nobile Conte, che rimarrà con la gamba “intirizzita” a seguito di un incidente nei suoi vigneti. Entrambi vecchi amici di Paolo, anche loro decidono di comprare un’automobile alla ricerca di una speranza che credevano spenta e che vedono riaccendersi negli occhi del loro compagno.
Il film domani alle 21.15 sarà proiettato al cinema Buondelmonti a Impruneta, giovedì 18 alle 21.15 al cinema Boito di Greve in Chianti e il 19 a Tavarnelle.
Queste date sono già sold out, ma ci saranno altre repliche. Nel cast la sempre splendida Sandra Milo, Gene Gnocchi e gli amici Sergio Forconi e Roberto Caneschi.