Nell’ultima seduta del  Consiglio regionale abbiamo approvato una nuova disciplina di sostegno al sistema produttivo toscano e un occhio attento all’occupazione e all’imprenditoria femminile.

Approvata anche,  all’unanimità,  una proposta di risoluzione che impegna la Giunta a prevedere, anche attraverso attività di formazione, un percorso di sostegno rivolto alle micro, piccole e medie imprese, finalizzato al conseguimento della certificazione della parità di genere; ad attivare a tal fine un tavolo permanente e a stanziare le risorse necessarie nel bilancio regionale.

Con questa legge si innova la disciplina del sostegno al sistema produttivo toscano, al passo con i processi evolutivi in materia di transizione digitale e tecnologica, di ecosistema regionale del trasferimento tecnologico, di semplificazione e trasparenza. Si vuole, inoltre, razionalizzare le modalità operative per i procedimenti di accesso alle agevolazioni regionali, oltre che renderne il contenuto più chiaro e più facilmente fruibile da parte delle imprese e di tutti i soggetti.

Più nel dettaglio, l’atto ridefinisce le finalità dell’intervento della Regione nell’economia toscana, con particolare riguardo ai processi di digitalizzazione del sistema delle imprese e alla transizione al digitale, all’introduzione dei principi del Green Deal Europeo, al consolidamento di imprese start-up e PMI innovative, alla diffusione di forme di economia collaborativa a vari livelli, all’accompagnamento alle imprese per gli investimenti sul territorio toscano, al sostegno ai processi di risoluzione delle situazioni di crisi aziendale.

Inoltre, a sostegno degli investimenti delle imprese, si prevede che la Regione – in collaborazione con le associazioni di categoria extra-agricole – garantisca un accesso unico e coordinato alle informazioni sulle opportunità di finanziamento pubblico regionale, nazionale e comunitario; il raccordo con gli uffici regionali e il sistema istituzionale per le attività di carattere amministrativo e per iniziative di promozione dello sviluppo aziendale e/o territoriale; il raccordo con il sistema delle competenze della ricerca pubblica regionale e col sistema degli incubatori di start-up; il supporto e la promozione di progettualità integrata pubblico/privata e la collaborazione tra imprese.

Si disciplinano, inoltre, il supporto e la promozione dei processi di trasformazione tecnologica e digitale e l’ecosistema del trasferimento tecnologico, quale sistema di cooperazione in cui i diversi attori -pubblici e privati – favoriscono lo sviluppo delle applicazioni delle tecnologie digitali ai sistemi di produzione, anche attraverso aggregazioni costituite da imprese, organismi di ricerca, centri e infrastrutture per il trasferimento tecnologico, digital innovation hub, competence center, distretti tecnologici regionali e organizzazioni senza scopo di lucro.

Riguardo all’attuazione degli interventi di sostegno alle imprese, si precisa che siano attuati con la concessione di garanzie e controgaranzie e che possono essere realizzati attraverso il fondo centrale di garanzia e il sostegno agli intermediari finanziari. Si favoriscono, poi, gli investimenti per la realizzazione degli interventi a carattere strategico; l’innovazione; l’incremento della capacità produttiva; la riduzione del divario tecnologico; la valorizzazione delle risorse del territorio. Per le procedure di accesso ai bandi l’atto introduce nuove modalità di rendicontazione, semplificate e diverse dalla classica forma di rendicontazione.

Infine, due i fondi creati, quello per la programmazione negoziata, come modalità aggiuntiva di relazione nella predisposizione di un’offerta pubblica di incentivo alle imprese con l’idea di affiancare con risorse regionali gli strumenti negoziali del Ministero e il Fondo Nuova Finanza Toscana, per favorire l’accesso al credito da parte delle micro, piccole e medie imprese.

E nuove sezioni per il Fondo unico per le imprese: per il sostegno ai processi di risoluzione delle situazioni di crisi aziendale; per gli interventi finalizzati all’indennizzo dei danni materiali o immateriali subiti dalle imprese a seguito di eventi calamitosi o comunque eccezionali e aventi carattere emergenziale; per il sostegno alla transizione digitale. Per contrastare il lavoro irregolare o sommerso, si introduce l’obbligo per i beneficiari di garantire l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto dalle parti sociali più rappresentative sul piano nazionale. Tra gli emendamenti inseriti, da evidenziare quello che ribadisce “le imprese beneficiarie si impegnano ad adottare le misure necessarie a contrastare le discriminazioni e le molestie nei luoghi di lavoro”.