È stato siglato un nuovo patto per il lavoro tra Regione Toscana e parti sociali. Un patto, finanziato per 𝟓𝟑,𝟖 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 investite, che punta a coinvolgere almeno 10mila persone, prevalentemente iscritte allo stato di disoccupazione, residenti in tutto il territorio toscano, con una particolare attenzione rivolta a donne, giovani e soggetti vulnerabili, coloro che, in questa crisi, rischiano di restare ancora più indietro sul fronte occupazionale. Il piano include anche specifici interventi per alcune tipologie di occupati.

Il Patto è un pacchetto complesso di misure concrete per formare competenze, per salvaguardare e per creare occupazione

L’intesa, accanto alla nuova programmazione dei fondi europei, diventa un tassello importante della strategia complessiva per rispondere alla domanda di crescita e di rafforzamento del tessuto produttivo che la Toscana sta cercando di dare.  Nonostante la congiuntura molto difficile, aggravata dall’atroce aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, gli indicatori ci parlano di buone potenzialità di sviluppo per il prossimo futuro.

Particolare attenzione è stata rivolta alle misure per l’occupazione femminile, per i giovani, le persone con disabilità e in condizioni di svantaggio, oltre a prevedere misure a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti in crisi aziendale. Particolare attenzione anche alle aree di crisi e alle aree interne della nostra regione. Dopo il ruolo fondamentale che le politiche passive hanno avuto durante la crisi pandemica, ora è il momento di puntare sulle politiche attive perché salvaguardare il lavoro esistente e creare nuova occupazione di qualità è la via per una vera ripartenza.