Ho letto la risposta di Giorgia Meloni a Luca Trapanese.
Per chi non conosce la vicenda la riassumo: Luca ha adottato qualche anno fa la piccola Alba, affetta da sindrome di Down, abbandonata in ospedale a soli 26 giorni. Nessuna coppia si è presentata per adottarla. Lo ha fatto lui e adesso da cinque anni costituiscono una bellissima famiglia.
Luca ha scritto a Giorgia Meloni una lettera in cui racconta il loro essere famiglia, come tutte le altre, invitandola a cena con la sua bambina.
La leader di FdI ha risposto che accetta l’invito, ma che per parlare di famiglia bisogna che ci siano sostanzialmente un padre e una madre, perché per il bambino è meglio avere due persone che lo accudiscano.
Una precisazione: la legge italiana non permette a persone single di adottare minori ad eccezione di adozioni cosiddette speciali che si possono verificare, ad esempio, quando tra un minore rimasto orfano di madre o di padre e un single si sia instaurato un legame duraturo già da prima del decesso dei genitori, oppure nel caso in cui il bimbo orfano abbia una grave disabilità.
Al netto delle rispettive storie personali, ritengo ingiusta la legge così come è formulata: tutte le persone dovrebbero poter adottare un bambino.
Non si può pensare che solo in casi “speciali” si possa derogare, peraltro laddove il bambino è più bisognoso di attenzioni e cure.
È un controsenso.
Per questo ho deciso di presentare una mozione in consiglio regionale che chiede sostanzialmente di riformare e aggiornare la legge sulle adozioni, prevedendo possibilità di adozione da parte di tutte le persone che, a prescindere dal loro essere in coppia o dal loro sesso, possano garantire capacità genitoriale, stabilità e accoglienza.