Nel 1774 la famiglia Pineider apriva a Firenze un negozio di “cartoleria e chincaglie” poi trasformato in laboratorio di stampa per riproduzioni di palazzi e monumenti delle città europee; nel 1871 Pineider inaugurava a Roma un nuovo negozio per far fronte alle esigenze di carta e articoli da scrittura della Corte reale, dei  Ministeri e delle ambasciate della capitale. Sul finire dell’Ottocento, con l’apertura di un secondo punto di vendita fiorentino l’attività da bottega si trasformava in azienda. A partire dagli anni ’90, vari passaggi di proprietà hanno portato l’azienda nel 2016 nelle mani del marchio Rovagnati, colosso brianzolo del prosciutto cotto.

Lunedì scorso nell’incontro con il sindacato l’azienda Rovagnati-Pineider 1774 ha confermato la sua volontà di esternalizzare i reparti di stampa, incisoria e logistica sradicando in maniera brutale il cuore storico del marchio fiorentino, creando così nove esuberi. L’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli, dove ha sede Pineider, e i sindacati sono fortemente impegnati per difendere, con serietà, le lavoratrici e i lavoratori. Nel contempo l’azienda lancia una sfarzosa campagna marketing incentrata esclusivamente “fashion” della pelletteria, finora l’unico settore che ha potuto usufruire di un reale e massiccio investimento finanziario da parte della casa madre, ma ad oggi precario e poco rappresentativo di Pineider.  È evidente che l’unico interesse di Rovagnati sia quello di sfruttare uno storico marchio, tradizionalmente legato alle Toscana e alle maestranze artigianali fiorentine.

La mozione che ho presentato chiede alla Giunta regionale, che ha già in programma l’incontro del tavolo unità di crisi per lunedì 4 aprile, di attivarsi per scongiurare la riduzione del livello occupazionale ed a salvaguardare il patrimonio di cultura del lavoro custodito da professionisti altamente specializzati che operano in un’azienda d’eccellenza nei settori dell’incisoria, della stampa a rilievo, della pelletteria e dell’oggettistica  che da oltre due secoli costituisce un risorsa per l’intero territorio regionale.