Estendere anche ai comuni ricompresi nella mappatura aree interne le agevolazioni contributive previste dall’articolo 27 del decreto legge 14 agosto 2020, n.104 per i territori svantaggiati. Questo lo scopo della proposta di legge al Parlamento, licenziata con parere unanime in commissione Sviluppo economico.

La proposta di legge al Parlamento è stata avanzata dal gruppo Pd in Consiglio regionale.

Con questo atto si interviene sul “Bilancio di previsione dello Stato 2021 e pluriennale 2021-2023”, in particolare l’articolo 27 del decreto legislativo 104/2020 che ha introdotto, in favore dei datori di lavoro privati la cui sede di lavoro sia situata in aree svantaggiate, con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico, un esonero pari al 30 per cento del versamento dei contributi previdenziali complessivamente dovuti all’Istituto nazionale della previdenza sociale nel periodo ricompreso tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2020. Per aree svantaggiate si intendono quelle regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media UE-27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.

Questa agevolazione era stata estesa fino al 2029, prevedendone una diversa modulazione, pari al 30 per cento, al 20 per cento e al 10 per cento dei complessivi contributi da versare: fino al 31 dicembre 2025, nelle annualità 2026 e 2027 e nelle annualità 2028 e 2029. Con questo atto al Parlamento si vuol dare una risposta alle criticità radicate nelle aree interne del Paese che, dal secondo dopoguerra, hanno gradualmente subito un processo di marginalizzazione caratterizzato da un calo della popolazione, talora sotto la soglia critica, da una riduzione dell’occupazione e dell’utilizzo del territorio e da una scarsa offerta locale di servizi pubblici e privati.

Si chiede di applicare, a partire dal 2024, anche ai comuni compresi nelle aree interne l’esonero contributivo e si aggiunge un periodo finale con cui si prevede che anche le agevolazioni introdotte siano concesse previa adozione della decisione di autorizzazione della Commissione europea e nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa applicabile in materia di aiuti di Stato. Si specifica, infine, che l’agevolazione viene fatta partire dal 1° gennaio 2024.

Si ricorda che la proposta di legge è in coerenza con gli obiettivi individuati nell’ambito della strategia nazionale per le aree interne e con gli orientamenti già espressi dal Consiglio regionale della Toscana attraverso l’approvazione della risoluzione “In merito alla possibilità di attivare una fiscalità di vantaggio per le aree interne al fine di combattere lo spopolamento e dare nuove opportunità di lavoro, soprattutto ai giovani”.