E’ nato il Distretto rurale del Mugello. Lo ha riconosciuto la Regione con decreto apposito appena firmato. 

Del neonato Distretto fanno parte i comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Scarperia e San Piero, Vicchio, Londa, San Godenzo, Vaglia che adesso, in maniera organizzata, potranno condividere politiche di sostegno dei sistemi produttivi agricoli e agroalimentari locali, promuovere lo sviluppo delle Comunità delle aree rurali la cui identità storica e culturale diventa tratto caratteristico e distintivo insieme allo specifico paniere di prodotti tipici e a denominazione.

E’ un’ottima notizia perché questo organismo porterà linfa vitale al Mugello, alla realtà agroalimentare, ai suoi prodotti, alle comunità locali. E’ un lavoro di anni fatto in sinergia fra istituzioni, che ha premiato un territorio ricco e importante per la Toscana.

La Regione provvederà ad inviare al Ministero per le Politiche agricole la richiesta di inserimento del Distretto rurale del Mugello nel Registro nazionale dei distretti del cibo istituito con la legge 205 del 27/12/2017 in cui sono già stati iscritti per la Toscana 36 distretti del cibo: 9 distretti rurali, 1 distretto biologico, 21 strade del vino, dell’olio e dei sapori di Toscana, 5 Comunità del cibo. 

Cosa sono i Distretti rurali
I distretti operano attraverso lo sviluppo di progettazioni integrate del territorio distrettuale, che vedano coinvolte in modo sinergico iniziative sia private che pubbliche. La Regione Toscana con la legge regionale 17/2017 che li disciplina ha inteso rafforzare il ruolo centrale all’agricoltura pur mantenendo la prospettiva della multifunzionalità e della diversificazione e integrazione economica delle aree rurali.