Da oggi 1 giugno si può prendere il caffè al banco e io ne ho subito approfittato per venire al Blu Bar da Luca e Luisa☕️.
Ma da oggi cambiano tante altre cose e piano piano ci riavvicineremo a una parvenza di normalità, dopo oltre un anno di limitazioni e divieti da memorizzare e rispettare, che in parte tuttavia permangono.
Vi faccio un breve riepilogo delle tappe più importanti sia sul fronte delle riaperture delle attività che sull’allentamento delle regole finora osservate nella vita pubblica e privata
Rimane l’obbligo di mantenere il distanziamento, di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso e rimangono vietati gli assembramenti. Ma continua la corsa verso la normalità.
Andiamo a vedere, giorno per giorno, cosa succederà da qui a fine mese👇
𝗠𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶̀ 𝟭 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼
In tutta Italia, a prescindere dal colore della regione, riaprono gli spazi interni i bar e i ristoranti che finora hanno dovuto limitare l’attività agli spazi esterni e all’asporto. Dunque potremo fare colazione, pranzare e cenare al chiuso, allo stesso modo sarà possibile consumare bevande o altro al bancone del bar. Non c’è un numero massimo di persone che devono essere sedute al tavolo. Quando ci si alza dal tavolo si deve indossare la mascherina.
Sempre oggi riaprono stadi e palazzetti all’aperto con un limite di capienza fissato al 25% per permettere il distanziamento tra spettatori e per un massimo di 1.000 spettatori. Per stadi, in occasione di grandi eventi come l’Europeo di calcio, sempre capienza al 25% e ingresso con green pass, previo acquisto online del biglietto.
𝗟𝘂𝗻𝗲𝗱𝗶̀ 𝟳 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼
L’inizio del coprifuoco viene posticipato di un’ora, passando dalle 23 alle 24. Dunque ci si potrà spostare liberamente dalle 5 fino alla mezzanotte, senza necessità di motivare la propria presenza (lavoro, salute, necessità famigliari) tramite autocertificazione in caso di controlli. Dalle 24 alle 5 gli spostamenti sono invece proibiti a meno che non rientrino nei casi di necessità già indicati.
𝗠𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶̀ 𝟭𝟱 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼
Data da segnarsi sul calendario perché rappresenta un passaggio concreto e psicologico decisivo verso il ritorno alla normalità. Per aziende e professionisti semaforo verde a fiere e congressi in presenza. In questo stesso giorno riaprono i battenti parchi tematici per il divertimento e parchi acquatici. Inoltre, via libera tanto all’aperto come al chiuso a ricevimenti, feste, matrimoni, unioni civili, battesimi e comunioni. Per partecipare a cerimonie civili e religiose è necessario il green pass.
𝗟𝘂𝗻𝗲𝗱𝗶̀ 𝟮𝟭 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼
Viene abolito il coprifuoco e dunque anche in zona gialla ci si potrà muovere liberamente senza limiti di orario. Se il monitoraggio darà risultati confortanti, non prima di questa data, potrebbero entrare in zona bianca alle le altre regioni ancora in giallo.
𝗚𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶̀ 𝟭 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼
Tocca alle piscine al chiuso – distanziamento di 7 metri quadrati in vasca – ai bagni termali e ai centri benessere che riapriranno, attrezzandosi per garantire il distanziamento negli spogliatoi e nelle docce. Ripartono anche sale giochi e scommesse e casinò, proprio come palazzetti sportivi al chiuso con capienza al 25% non oltre 500 persone con mascherina indossata. Dal 1 luglio via libera anche ai corsi di formazione in presenza e all’utilizzo di centri culturali e ricreativi.
𝗖𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗱𝗲
Per partecipare a numerosi eventi in fascia gialla e bianca, per andare all’estero serve la certificazione verde. Si tratta del certificato che viene rilasciato quando si è vaccinati, oppure guariti dal Covid-19, oppure ci si è sottoposti a un tampone con esito negativo. Il certificato deve essere rilasciato dalla struttura dove si viene vaccinati. Ha validità «dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale». Vale per 9 mesi. Se si è guariti bisogna avere il certificato dell’ospedale o del medico di base o del pediatra. Se si fa il tampone si può fare l’antigenico, il molecolare o il salivare nelle 48 ore precedenti.
𝗚𝗹𝗶 𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶
Il pass serve per partecipare alle feste e ai banchetti «conseguenti alle cerimonie civili e religiose». Fino a quando non entrerà in vigore il pass europeo, la certificazione verde può essere usata anche per andare all’estero, ma bisogna verificare le regole del Paese di destinazione perché alcuni Stati chiedono comunque che il turista sia sottoposto a tampone nelle 48 o nelle 72 ore precedenti. Per viaggiare in Italia il pass serve solo per andare nelle regioni che dovessero diventare arancioni o rosse (o per partire da queste), ma i presidenti di Regione e i sindaci possono emettere ordinanze per renderlo obbligatorio anche in fascia gialla o bianca.
Anche i minori, dai 2 anni in su, devono avere il pass.